Professionisti: Arch. Giorgio Galeazzo
Prestazioni: Progettazione Preliminare, Progettazione definitiva, Progettazione Esecutiva e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione
Committenti: Comune di Noventa Padovana
Dati dimensionali: mq
Luogo: Noventa Padovana (PD)
Periodo di progettazione: 2010-2018
L’analisi approfondita dell’edificio esistente nelle sue caratteristiche tipologiche, architettoniche, funzionali e costruttive, nonché le relazioni urbane che intesse con l’ambiente circostante, sono stati il punto di partenza nella definizione della più appropriata collocazione del nuovo intervento di ampliamento.
Da questa fase analitica si è pervenuti alla stesura della soluzione progettuale proposta che, pur mostrando
una continuità formale con l’edificio esistente, denoti la sua natura di intervento “contemporaneo” attraverso l’impiego di nuovi materiali (acciaio, legno lamellare), lo studio delle forometrie in funzione dell’orientamento e dell’esposizione solare al fine di prevedere il giusto carico termico in situazione invernale ed estiva, la scelta di soluzioni costruttive che mirino all’efficienza energetica (adeguato isolamento termico nelle murature perimetrali; impiego di vetri basso emissivi; adeguato isolamento
acustico ecc.).
Il nuovo corpo, s’innesta ortogonalmente al fronte principale dell’edificio scolastico, racchiudendo in una sorta di
spazio a corte l’area verde retrostante. Il piano terra, avente superficie lorda di mq 410, si compone di due aree funzionali principali: il blocco servizi e la zona didattica; Un grande disimpegno comune mette in relazione la nuova ala con il plesso scolastico esistente per mezzo di un corridoio di distribuzione.
Elemento di cerniera tra l’esistente e l’ampliamento è l’aula di musica. La sua forma particolare sottolinea sia la diversa funzione che si svolge all’interno, che la novità architettonica che si esibisce all’esterno. Il dilemma di risolvere la continuità formale con la facciata esistente e mostrare il carattere innovativo dell’intervento architettonico, lo si è risolto mediando la giunzione tra il “vecchio” ed il “nuovo” con un vuoto (superficie vetrata a tutta altezza che caratterizza l’ingresso al nuovo corpo di ampliamento) anziché un pieno. Il fatto inoltre di ruotare la parete più prossima, crea l’effetto di “cannocchiale prospettico” verso l’ambiente antistante, connotando il disimpegno interno come punto di vista privilegiato. Una leggera struttura metallica alla pompeiana, coperta in sommità da una lastra in policarbonato opalescente, al fine di riparare l’ingresso sottostante dagli agenti atmosferici, funge da collegamento ideale tra i due corpi e permette il passaggio della luce solare nell’area sottostante.
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