Progetto di restauro di Villa Baglioni (vari stralci)
La famiglia veneziana dei Lombardo ampliò le proprietà terriere nella zona sul finire del 1600 mentre la costruzione della loro nuova casa padronale la cui paternalità architettonica rimane tuttora sconosciuta, fu portata a termine intorno al 1680 come dimostrato dal dipinto di Luca Carlevaris nel primo triennio del 1700 in cui si documenta l’edificio come lo conosciamo ora, improntato ad una rigorosa simmetria compositiva parallela all’asse stradale corrispondente ad un decumano della centuriazione romana. La villa conservò tale aspetto fino al 1718 quando, divenuta di proprietà di Giovanni Battista Baglioni, erede della famiglia bergamasca di librai e stampatori, fu sopraelevata con un terzo piano e decorata nel piano nobile con affreschi realizzati da Giambattista Tiepolo con la raffigurazione del “mito di Fetonte” figlio del dio sole e il “trionfo dell’aurora”. I lavori, sviluppati per stralci nel corso degli anni nell’edificio centrale, hanno riguardato dapprima il consolidamento statico delle fondazioni, solai e tetto ed in seguito il recupero ed il parziale rifacimento degli intonaci esterni a marmorino, la realizzazione di nuovi infissi, il restauro di decorazioni a stucchi policromi nei vani principali al piano terra ed il completo rifacimento degli impianti elettrico e di climatizzazione. La Villa Baglioni è oggi sede del Comune di Massanzago e gode nella parte sud di un’ampia superficie a giardino delimitato da manufatti ed opere d’arte oggetto anch’essi di recenti interventi di restauro, mentre sono purtroppo scomparsi alla fine dell’ottocento l’arancera, il teatrino ed il laghetto ancora ritratti in numerose stampe d’epoca. |