Restauro di Villa Morosini - Cappello
Nel 1474 il governo veneziano riveste del ruolo di podestà di Bassano il patrizio veneto Pietro Morosini il cui figlio si dedica nella zona ad attività commerciali di legname proveniente dal feltrino e dal trentino e convogliato in laguna lungo il corso del vicino Brenta. Ai primi del 1500 la famiglia incrementa la proprietà di fondi agricoli e nel 1580 intraprende la costruzione di una grande villa affacciata a ovest sul brolo realizzato oltre il Brenta e a est sull’ampio giardino delimitato da coppia di barchesse rurali planimetricamente divaricate. La nuova villa si presenta come un edificio parallelepipedo a due piani, oltre i granai, con salone mediano e quattro sale simmetriche per lato, il cui prospetto è attribuito allo Zamberlan, uno degli ultimi collaboratori di Palladio, mentre risale alla metà del 1600 il grandioso porticato ionico che avvolge i quattro lati dell’edificio con la sola interruzione dell’avancorpo mediano con timpano e belvedere ad interrompere la serialità degli intercolumni. Nel salone centrale al piano nobile, in seguito alla descialbatura di strati soprammessi, sono riemersi un pregevole apparato decorativo ed alcuni stemmi delle famiglie veneziane Cappello, Grimani, Lando e Cornaro Piscopi. Oggi la villa è sede del Comune di Cartigliano e centro socioculturale del capoluogo. |
Prospetto principale | Loggiato al piano terra della "barchessa" |